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I nostri vini & la cucina vegetale dello chef Edo

Siamo stati in compagnia dello chef Edoardo Nizzola, bresciano e specializzato in cucina vegetale, allievo della scuola di alta cucina dello chef stellato Leemann. La sua cucina è definita “dal Colore Buono”: in effetti non mancano tonalità, palette, fiori e frutti nei suoi piatti. Così tra una degustazione e l’altra abbiamo cominciato a parlare di pairing e di cucina vegetale, un trend molto di moda in questo momento, che sa offrire ai sommelier e ai wine lover diverse possibilità di creare abbinamenti speciali e curiosi.

Ci siamo allora concentrati su tre referenze fresche ed estive quali il Lugana I Frati, il nostro gioiello vinicolo figlio della Doc Lugana, il Cuvèe dei Frati Brut Metodo Classico, con la sua bollicina sveglia ed elegante, e il Pratto, la tipologia più amata in Oriente. A questi nostri vini lo chef Edoardo ha studiato abbinamenti vegetali da provare per una cena leggera, ma gustosa, dai tocchi orientali, senza scalzare la tradizione mediterranea.

Ecco qui le sue curiose proposte.

Piccola farinata di lenticchie rosse e cipolla di Tropea, cagliata di mandorle, contrasto di pesca gialla su carpaccio di cetriolo carosello e mele Fuji

Abbinamento con Cuvèe dei Frati Brut Metodo Classico – 90% Turbiana e 10% Chardonnay

Ingredienti per 4 persone:

  • Lenticchie rosse decorticate 160gr
  • Acqua gasata 250gr
  • Cipolle rosse di Tropea 40gr
  • Mandorle 100gr
  • Acqua 250gr
  • Succo limone 20gr
  • Sale 3gr
  • Pesche 200gr
  • Aceto di mele 5gr
  • Mele n1 grossa
  • Cetriolo Carosello n1

Prendete le lenticchie rosse decorticate e frullatele in un blender in modo da renderle più impalpabili possibili, poi con l’aggiunta dell’acqua gasata create una pastella, aggiungete un po’ di sale e lasciate riposare. A questo punto fate la cagliata di mandorla: frullate le mandorle con l’acqua per ottenere un latte di mandorla, prendete una pentola e versate il latte, dopo averlo fatto bollire aggiungete il succo di limone e cuocete per circa 15 minuti. Fate raffreddare e poi passatele al minipimer. Prendete le pesche, tagliatele e fatele cuocere per circa 10 minuti con l’aceto di mele e un pizzico di sale. Ora recuperate la pastella di lenticchie e con l’aiuto di un ring d’acciaio date una forma alle vostre cecine e fatele cuocere da entrambi i lati in una pentola antiaderente. Tagliate la mela e il cetriolo il più fine possibile e, alternandoli, fate una raggiera dove posizionerete al centro la vostra cecina e condite con la cagliata di mandorla e il contrasto di pesca.

 

Risotto di Carnaroli Veronese, mantecato con cacio Romano e wasabi, dadolata di avocado e grano saraceno scoppiato

Abbinamento con il Pratto – Turbiana, Chardonnay e Sauvignon Blanc

Ingredienti per 4 persone:

  • Riso Carnaroli 200gr
  • Cacio romano 60gr
  • Wasabi 2gr
  • Avocado 60gr
  • Grano saraceno 20gr
  • Olio EVO di Ca’ dei Frati 10gr
  • Vino Pratto 10gr
  • Erba cipollina 10gr
  • Ribes n9 bacche
  • Burro 8gr
  • Acqua 600gr
  • Sale Maldon 4gr
  • Verdure miste per brodo 100gr

Prendete l’acqua e le verdure precedentemente lavate (vanno bene anche dei ritagli di qualsiasi genere, l’importante che non colorino troppo il nostro brodo). Fate bollire il brodo per circa 30 min poi togliete le verdure e lasciate riposare.
A parte prendete una casseruola, mettete il riso, un filo d’olio evo e cominciate a scaldare il tutto. Quando sentite un leggero scoppiettio sfumate con un goccio di vino Pratto, lasciate evaporare il vino e cominciate ad aggiungere il brodo. Nel frattempo mettete in una casseruola dell’ olio evo e portatelo ad una temperatura di circa 190 gradi, aggiungete poco alla volta il grano saraceno: vedrete che si aprirà come se fossero popcorn. Una volta aperti, toglieteli dalla pentola e lasciateli da parte ad asciugare. Riprendete il nostro risotto aggiungendo brodo a necessità: il tempo di cottura del Carnaroli è di circa 15 minuti più la mantecatura a fuoco spento. Potete, nel mentre, prendere l’avocado e tagliarlo a cubetti aggiungendo 2 grani di sale Maldon. Prendete il cacio e cominciate a grattugiarlo. A questo punto saranno passati i minuti di cottura del risotto. Toglietelo dal fuoco aggiungendo il cacio, il wasabi e il burro, mescolate bene affinché il risotto risulti bello cremoso e siete pronti per finire il piatto. Versate il risotto nel piatto cercando di appiattirlo un po’, disponete i cubetti di avocado e la parte croccante del grano saraceno e, per dare una nota leggermente più acida, decorare con gambi di erba cipollina e qualche bacca di ribes.

 

Sottile di anguria con maionesi di curcuma e alga spirulina, contrasto di albicocca e olio ai profumi estivi dell’orto

Abbinamento con il Lugana I Frati – 100% Turbiana 

Ingredienti per 4 persone:

  • Anguria 200gr
  • Sale 8gr
  • Olio EVO di Ca’ dei Frati 100gr
  • Rosmarino 10gr
  • Latte di mandorla 200gr
  • Olio di girasole 300gr
  • Succo di limone 25gr
  • Curcuma 8gr
  • Alga spirulina 6gr
  • Albicocche 60gr

Prendete l’anguria e togliete la buccia verde, tagliatela a pezzettoni e condite con l’olio evo, il sale e il rosmarino. Cuocete a 130 gradi per circa 3 ore. Una volta raffreddata cercate di togliere più semi possibili e poi, con l’aiuto di un frullatore, cercate di sminuzzare la polpa. A questo punto mettetela in un sacchetto di plastica: dovete cercare di appiattirla il più regolare possibile in modo da avere uno spessore uguale su tutta la superficie. Ora mettetela a compattare in congelatore. A parte cominciate a far cuocere le albicocche con un goccio di limone e una punta di sale per circa 10 minuti, frullatele con un minipimer e lasciate raffreddare. Preparate le maionesi con il latte di mandorla, il sale, il succo di limone, la polvere di curcuma da una parte e l’alga spirulina dall’altra, versate a filo l’olio di girasole e montate il tutto con un minipimer. A questo punto potete togliere i carpacci dal congelatore e tagliargli della misura che desiderate. Adagiate subito il carpaccio in un piatto e cominciate a condirlo con le maionesi e il contrasto di albicocca. Finite il tutto con un goccio di olio evo che avrete precedentemente fatto aromatizzare con erbette spontanee dell’orto d’estate.

 

Se volete rifornirvi dei nostri vini in tempo per organizzare il vostro pranzo o la vostra cena con le nostre ricette, li trovate qui.

Vi auguriamo buon appetito!

Lo Chef Edoardo Nizzola
“La mia esperienza lavorativa inizia al Gambero di Calvisano con una cucina tradizionale ma innovativa; sono stato per 8 anni proprietario e socio del ristorante Fiamma Cremisi a Viadana di Calvisano con cucina tradizionale rivisitata, poi bancheting e ristorazione al Monastero a Soiano del Lago cucina di carne e di pesce, infine ritorno a Brescia al Castello Malvezzi con cucina mediterranea innovativa. Decido di ritornare sul lago prima su una sponda a Rivoltella presso la trattoria Dall’abate con cucina di pesce e poi sull’altra sponda a Padenghe per aprire il ristorante Miralago con cucina di carne e di pesce dal taglio innovativo, infine a Castiglione da Mutty con una proposta solo vegetale dopo un percorso dallo chef Pietro Leeman, cucina che a me piace chiamare cucina dal Colore Buono”.

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L’Olio EVO di Ca’ dei Frati: capolavoro di gusto e tradizione

Gli ulivi, preziosi custodi della tradizione e della qualità, appartengono alla famiglia di Cà dei Frati, dove vengono coltivati e curati con amore e dedizione. Questa attenzione alla filiera, dalla coltivazione alla raccolta e alla produzione, permette di offrire un olio d’eccellenza, un prodotto unico che supera la somma delle sue parti.

La produzione 

La produzione di questo capolavoro culinario avviene con la massima cura e attenzione, poiché la materia prima e il processo di lavorazione giocano un ruolo fondamentale nel garantire una qualità superiore. Così come nel mondo del vino, in cui l’azienda è immersa da più di ottant’anni, anche per l’olio le fasi di frangitura e molitura avvengono a filiera completamente inertizzata. Anche l’estrazione meccanica avviene a freddo e in un ambiente completamente inertizzato, preservando così tutte le preziose proprietà dell’olio. Ma prima ancora la raccolta delle olive è completamente manuale, eseguita con rastrelli ed agevolatori entro le prime dodici ore dalla maturazione.

La degustazione 

Un’anima fruttata e vegetale si rivela al primo istante, mentre un passaggio più attento fa trapelare sfumature di erba fresca, carciofo e mandorla, avvolte da note di cardo, erbe officinali e noce, per poi concludere con un ricordo di foglie d’ulivo. In bocca, nonostante il corpo medio-leggero, ci accoglie una rotondità, una morbidezza e una fluidità senza eguali.

La perfetta armonia fra il fruttato di livello medio, l’amaro e il piccante in chiusura ben bilanciati, rende questo olio saporito, fragrante, raffinato e armonico. Un’eccellenza gustativa priva di ogni sbavatura, un equilibrio costante fra ricchezza e delicatezza che lo rende un prodotto di carattere e di indiscutibile classe.

Credits della mappa sensoriale: Simone Massenza

L’abbinamento

Elegante e versatile, il nostro olio si sposa meravigliosamente con una vasta gamma di piatti, sia crudi come condimento finale, sia in cottura come parte integrante della ricetta. Capace di esaltare e armonizzare i sapori delle pietanze senza mai sovrastarle, accompagna con eleganza crudités, pinzimoni, carpacci di carne e di pesce, ma anche insalate, carne salada, bruschette e tartine durante l’aperitivo.

In particolare, con il suo carattere distinto, si presta a magnifici abbinamenti con piatti a base di pesce, sia di mare che di lago, ma non manca di esaltare anche le verdure cotte, le carni grigliate o alla brace e i formaggi, dal delicato stracchino a prodotti più stagionati.

Le caratteristiche chimiche 

La bassa acidità, un parametro di grande importanza nella qualità dell’olio extravergine, è una caratteristica che distingue l’Olio EVO di Cà dei Frati. Con un’acidità di soli 0,18%, si posiziona tra i migliori oli italiani. La presenza di elevati polifenoli, preziosi antiossidanti, contribuisce a rendere questo olio un alleato fondamentale per la salute, mentre l’eccezionale valore di 382,20 mg/kg di polifenoli testimonia la cura e la dedizione impiegate nella produzione. Ma la qualità del nostro olio non si ferma qui. La bassa presenza di perossidi, 7,32 meq/kg, sottolinea il rispetto e la cura con cui viene prodotto, garantendo una conservazione ottimale del gusto e dell’aroma.

Il design della bottiglia

Un’attenzione particolare viene posta anche nella scelta della bottiglia, completamente smaltata per proteggere l’olio dalla luce, il principale nemico dell’olio Extravergine durante la conservazione, e per garantire il mantenimento del prodotto anche dopo l’apertura. Il design della bottiglia inoltre è il medesimo delle bottiglie di vino, un vetro massiccio e pensato appositamente negli anni Duemila per riprendere la tradizione delle bottiglie di vino che i nostri nonni avevano sulle tavole.

L’Olio EVO della nostra azienda è un capolavoro di gusto e tradizione che rappresenta un autentico gioiello dell’enogastronomia italiana. Ogni goccia racconta la storia di una passione per il territorio, un impegno per la qualità e una dedizione senza pari per offrire al palato un’esperienza indimenticabile.

Scegliere il nostro Olio EVO significa immergersi in un viaggio sensoriale unico, alla scoperta di un prodotto di eccellenza che saprà conquistare anche i palati più esigenti.

Vuoi saperne di più? Sul nostro sito trovi maggiori informazioni e la scheda tecnica del prodotto.

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