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Lessico enologico-poetico per il vino delle feste. Una guida a cosa, con che cosa (e con chi) bere.

admin | 18 Novembre 2021 | , | , , , , ,

Siamo ormai nel mood delle festività del 2021: i locali si stanno riscaldando di lucine di ogni colore per rendere più intima l’atmosfera, i negozi addobbano le vetrine con palline e alberi di Natale e si comincia a sentire il bisogno di buoni abbinamenti tra cibo e vino, si pensa al menù da condividere in famiglia o tra amici per alcune giornate spensierate che già stiamo immaginando e pregustando. È la magia del Natale. 

Il vino è emozione pura ed è davvero naturale, soprattutto nel nostro Paese, dove la tradizione enologica è di lunga data, che si senta la necessità di addobbare la tavola con il cibo principale, ovvero la bottiglia. O in taluni casi, le bottiglie. 

L’accostamento di gusti tra i cibi preparati e serviti con cura e amore dalle mani delle nonne o di qualche cuoco o cuoca provetti, e l’accompagnamento gustativo del vino è il passpartout per la porta dei ricordi e delle nostre emozioni più intime, più remote. 

Diventa allora fondamentale trovare il nettare giusto, quello che non solo sia in grado di esaltare i piatti, frutto di tanta fatica e di ore ai fornelli, ma che dia origine e crei sensazioni positive, dolci e amabili, quello che ci fa percepire una carezza sulla pelle, che ricorda un caloroso abbraccio, un caminetto acceso mentre fuori nevica, quello che sia in grado di racchiudere perfettamente quell’incontro festivo in una cornice da appendere nella nostra galleria di vissuti memorabili. 

Quale potenza ha quindi il vino! Ma il produttore, che lo prepara già dall’anno precedente, conosce bene le sue capacità e cerca di farle emergere al meglio fin dalla cantina e poi in bottiglia e nel bicchiere. 

Passiamo quindi al nostro “Lessico enologico-poetico”, in cui ogni nostra tipologia di vino sarà raccontata attraverso la lente del dolce sentire emotivo, un abbinamento culinario e un consiglio sulla condivisione di uno dei momenti più belli della vita: la degustazione. 

LUGANA I FRATI DOC 

Spontaneo, indomito ed instancabile. 

È un vino fresco in bocca e profumatissimo al naso. Ci riporta ai ricordi dell’estate,  ai vissuti insieme da riportare alla memoria, all’aperitivo a bordo piscina con gli amici o quello vista lago con il proprio partner in una calda giornata di sole con una lieve brezza che scompiglia i capelli. È il vino che rinfresca il palato, toglie i cattivi pensieri e resetta, riparte da zero. È lungimirante e razionale. L’oliva dell’aperitivo o una pizzetta al pomodoro esaltano le sue caratteristiche, ma anche con un’insalata con la feta, con una pasta al pomodoro fresco e con un pollo magro alla griglia con un velo di timo saranno ottimi compagni gastronomici. 

BROLETTINO LUGANA DOC 

Rispettabile, vellutato e fiero. 

In una cena tra parenti diventa un dono apprezzato e azzeccato. La barrique di rovere francese nuovo sa donare una texture vellutata al nostro Turbiana, che si veste qui alla maniera settecentesca con gorgiera, gioielli e monocolo. È un nobile signore, fiero ed elegante della sua posizione. Si sposa con un piatto di carni bianche o pesce leggero gratinato conditi con un olio extravergine Casaliva dal lago di Garda, con cui condivide il  meteo, il terreno, l’argilla e le radici. 

PRATTO

Spensierato, tenero e melodioso.

Ideale per conquistare un nuovo posto di lavoro, un nuovo amico o un partner. Sapientemente dolce, si abbina perfettamente a piatti speziati, a condimenti gustosi, intingoli delle feste e fa l’occhiolino compiaciuto ad una cucina dai sapori orientali. 

Un risotto mantecato al Grana Padano è in assoluto lo sposalizio più duraturo nella lettura astrologica del suo avvenire. Si lascia amare, si lascia desiderare. Sorso dopo sorso. 

ROSA DEI FRATI 

Seducente, vezzoso e leggiadro. 

Petali di rosa, fiori di pesco e ibisco formano il bouquet ideale per il matrimonio di questa sposa con il signor risotto alla barbabietola, con gamberi ed un tocco di burrata. 

È un vino che ricorda l’archetipo femminile, tenace e materno, ma che sa essere anche seducente ed accondiscendente sia al naso che al palato. 

Accompagna, senza essere invadente, discorsi, confessioni e confidenze. Si svela un poco alla volta, senza palesarsi fortemente, senza imporsi, senza prevaricare. È il vino di chi, quando è assente, fa sentire la sua mancanza. 

RONCHEDONE

Sovversivo, passionale e ardente. 

È rock puro: presente, attuale e contemporaneo. Tutta la sanguigna tempra del Sangiovese emerge con grande chiarezza e pulizia e la fluida voluttà del Marzemino aggiunge una nota in più. A placare questi animi ribelli un 10% di Cabernet. Una vera e propria rock band!

Per far suonare davvero questo nettare occorre: una buona griglia, una fiorentina di qualità di media cottura e una spolverata di tartufo in chiusura. Senza dimenticare un buon trio di amici. 

AMARONE DELLA VALPOLICELLA PIETRO DAL CERO DOCG

Baldo, intrepido e galante. 

La crescita in Valpolicella con vista sulla Lessinia rievoca in lui lo spirito del bosco, la vivacità del sottobosco ed il coraggio dei venti che si infrangono impetuosi, gli stessi che fanno appassire le sue uve. È un dandy, dal cappellino rovesciato e dalla giacca in seta damascata. Inutile per lui il bastone da passeggio: sa reggersi benissimo in piedi da solo. 

Accompagna, ma non vuole essere accompagnato. Ama i classici: spiedo con polenta, selvaggina, formaggi stagionati. Ma ama anche osare con un flan al cioccolato fondente  Ecuador 90% ed un morbido ripieno caldo ai piccoli frutti rossi. 

Ama la solitudine, l’introspezione o la compagnia di pochi scelti. 

CUVEE DEI FRATI

Vivace, arguto e spiritoso. 

Quando inizia a raccontarsi è un fiume in piena: ogni bollicina porta a galla un particolare di un racconto ricco e curioso. Sa scherzare, sa prendersi in giro fingendosi uno Champagne, ma sa anche prendersi sul serio con tutta la responsabilità che si porta dentro dopo tanti anni trascorsi in cantina. 

Resta però sempre canterino, accogliente ed accomodante: riesce a sostenere ed esaltare tanti sapori diversi in momenti differenti della giornata o del pasto. Dà il benvenuto con un piacevole aperitivo, richiama all’ordine e alla pulizia la bocca dopo un piatto di formaggi, aggiunge virtù ad una pasta con verdure croccanti. 

Chiede sempre di essere condiviso spiritualmente o gastronomicamente. 

CUVEE ROSE’

Accomodante, compiacente e cortese.

È una timida principessa che arrossisce al primo sguardo, è una cipria spolverata delicatamente sulle bianche gote di un viso, sono le lentiggini su un naso alla francese. 

È pura gioventù, fresca, fruttata e un po’ Pop. 

Dal fondo del bicchiere dona al palato una vera e propria collana di perle rosate, le più rare. Il suo colore infatti chiede timidamente di essere al centro dell’attenzione di tutti i sensi: vista, olfatto e gusto. Non è particolarmente esigente nello stringere amicizie: una caprese, paste dai sughi delicati e carni bianche leggermente condite offrono lo spunto per una simpatia duratura tra i vari elementi. 

Da condividere con chi vuoi, per un momento di relax e spensieratezza. 

TRE FILER 

Carezzevole, garbato e invitante.

Miele d’acacia, torta di mele della nonna, vaniglia Bourbon, canditi e biscotti. Tutto il mondo della pasticceria selezionato e raccolto in un bicchiere. Dona gioia senza chiedere nulla in cambio. È il Natale di tutti i sensi: ognuno scarta il suo pacchetto e trova un dolce da annusare e gustare. È la chiusura elegante e calorosa di un arrivederci al prossimo anno, alla prossima festa, alla prossima rimpatriata famigliare. È l’oro della festa con la sua capacità di risplendere cristallino nei bicchieri, con l’attitudine innata di lasciare un buon ricordo in bocca. 


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