Certamente il vino più amato dagli italiani, ma non solo, durante le festività dicembrine è lo spumante che, con le sue bollicine effervescenti e chiacchierine porta a galla tutte le emozioni più fresche e gentili da condividere con i propri parenti ed amici.
Solo la presenza della bottiglia champagnotta al centro del tavolo porta alla mente ricordi di feste, positività e calore. Quel calore umano che in questo ultimo anno e mezzo ci è mancato tanto e che ci ha fatto ricordare i veri valori proprio grazie alla sua mancanza. Il vino poi, si sa, è condivisione già nella sua definizione: si degusta con gioia, ancora meglio se insieme al calice si abbina un piatto tradizionale fatto dalle mani di un famigliare o una gustosa pietanza pensata e bilanciata appositamente con i sentori che emergono dal calice.
Le bollicine stesse con la loro catenina di perle spumeggianti, dal fondo del bicchiere portano a galla come piccoli brillanti salvagenti i buoni propositi per l’anno venturo e calorosi e sinceri auguri per i quali si scambiano brindisi a partire da Natale fino all’Epifania.
Lo spumante tuttavia resta un vino estremamente versatile, palese e chiaro. Lo spumante non ha bisogno di nascondimenti, racconta tutto ciò che ha da dire: invade la bocca, intorpidisce le papille gustative con le sue bollicine a mo’ di piccoli aghi e pulisce il palato, rinfresca, rende tutto ancora nuovo. Ed è proprio per questo che è tanto amato durante le feste. Anche lo stesso Napoleone sosteneva di aver bisogno di un calice di bollicine sia nel caso di una vittoria, sia di una sconfitta. La capacità di rinnovare è quindi sempre stata legata alla spumantizzazione, quasi come un rito propiziatorio o un vero simbolo che ci lega come esseri umani al passato.
Ma torniamo al Natale 2021. Mancano pochi giorni a questa giornata di gioia e compartecipazione a cui ci si sta preparando da molto tempo. Vi diamo quindi alcuni consigli su come degustare al meglio le nostre bollicine, perchè – tra winelover ci si intende – il vino dopotutto è tra i protagonisti e i migliori invitati ad una festa!
Consigli su come degustare al meglio il Cuvèe dei Frati Spumante Metodo Classico
La produzione di questo vino è molto lunga ed impiega alcuni anni nei quali resta fermo immobile in cantina nella stessa bottiglia che avrai tra le mani. Il processo si chiama Metodo Classico e prevede una seconda fermentazione in bottiglia per la presa di spuma, ovvero la formazione delle nostre amate scintillanti bollicine. Roteare nel calice questa tipologia di vino significa vanificare tutto il lungo lavoro svolto per la sua produzione. Annusalo, godi degli splendidi sentori di biscotto, fieno e lievitazione. Portalo alla bocca e brinda con gioia. Senza roteare.
Per apprezzare al meglio la degustazione di questa tipologia di vino, offrilo alla tavola alla giusta temperatura di servizio. Può sembrare un dettaglio degno solo di sofisticati sommelier, ma vi assicuriamo che nel calice cambierà totalmente, rendendo la tua esperienza ancora più gratificante. La temperatura ideale di servizio è tra 4 e 6° C.
Assicurati di avere il giusto bicchiere. Uno spumante di qualità è in grado di sviluppare una fine e continua catenella di bollicine che da fondo del bicchiere raggiunge la superficie portando al naso tutti i sentori tipici e fruttati che caratterizzano il nostro Cuvèe. Sarebbe bene quindi utilizzare il classico flute od un bicchiere la cui forma sia più propensa alla verticalità, proprio per fornire le condizioni migliori perchè si formi una splendida catenella brillante e spumeggiante.
I nostri spumanti Cuvèe dei Frati bianco e rosè sono definiti Brut, ovvero hanno una percentuale di zucchero piuttosto bassa (circa 10g/l) e sono perciò pressoché vini secchi. Proprio per questa ragione sconsigliamo di abbinali ad un dolce: si rischierebbe di rovinare sia la pietanza, sia il vino nel calice. L’abbinamento ideale è con aperitivi a base di formaggi e salumi, ma sposano perfettamente anche piatti di pesce con qualche intingolo gustoso o erbe aromatiche. Per il dolce, meglio abbinare un vino (o uno spumante) dolce, come il nostro passito Tre Filer da uve Turbiana.
Infine, secondo l’etichetta elegante del sommelier, l’apertura della bottiglia di spumante dovrebbe avvenire il più silenziosamente possibile. Queste è il metro dell’abilità del sommelier di sala. Ma questo ultimo punto non è – secondo noi – da considerare sotto le feste: brinda con gioia e degusta tutta l’esplosione di profumi dei nostri Cuvèe!
Buon Natale e buone feste dalla famiglia Dal Cero e da tutto lo staff di Ca’ dei Frati.